Jean MacIntosh Turfa (Ph.D. at Bryn Mawr College), è un archeologa specializzata nella cultura etrusca, e ha scritto numerose pubblicazioni sulle alleanze tra Cartaginesi ed Etruschi, sulla navigazione antica e sull’architettura, sulla salute e la medicina degli antichi del Mediterraneo e l’Italia in particolare. Ha pubblicato le collezioni etrusche del museo di Manchester e del Liverpool World Museum, e ha lavorato sul materiale del British Museum. Ha curato il progetto della la Galleria Etrusca del Penn Museum che ospita la più grande collezione di materiale di Narce all’estero (trovando in una cassa nei magazzini del museo, contente i capelli rossi di una signora falisco signora del 350 a.C.), e con antropologi forensi ha pubblicato le analisi dei resti cremati rinvenute nelle urne di Narce. È stata la prima autrice a tradurre il calendario Brontoscopico Etrusco in inglese (dal greco bizantino) e il suo studio sul rapporto tra le previsioni del calendario e la società che lo ha creato è stato appena pubblicato dalla University of Cambridge Press (2012). Ha tenuto il Memorial Lecture Lorant al British Museum nel 2011, dal titolo “An Etruscan Book of Omens Revealed.”
Archivi
Sonia Tucci
Sonia Tucci è archeologa preistorica allieva di Alberto Cazzella, con lui si è laureata nel 1996 e specializzata nel 2000 alla Sapienza – Università di Roma. È esperta nella progettazione e gestione dei sistemi GIS in ambito archeologico ed è attualmente GIS Manager per il Progetto di ricerca della Dott.ssa C. Lemorini del Museo delle Origini dell’Università di Roma “La Sapienza”, nel sito Eneolitico di Maccarese (Roma). Ha progettato numerosi modelli di dati archeologici per la tutela delle aree archeologiche in contesti urbani multistratificati (utilizzo dei CASE Tools per la strutturazione di modelli dati di Geodatabase) e si occupa di creazione e gestione di banche dati informatizzate per l’archiviazione dei dati di natura archeologico-culturale e ambientale e di cartografia ecologico-funzionale.
Specializzata nell’interscambio culturale tra le discipline del territorio per l’individuazione di iter metodologici speditivi, ha analizzato in differenti contesti le problematiche causate dall’impatto antropico sull’integrità ecologico-culturale di specifici areali, quali alcune zone del Massiccio centrale dell’Acacus (Sahara libico) e di alcuni paesaggi urbani. Da diversi anni svolge attività di ricognizione sul territorio falisco ed è esperta di rilievi effettuati con tecnologie digitali, in particolare con GPS Differenziale. Dal 2004 è docente certificato ESRI , dal 2006 è esaminatore ECDL GIS. Inoltre nel 2012 ha conseguito la qualifica di Educatore Ambientale, presso il Parco Regionale della Valle del Treja.
Christopher Smith
Christopher Smith, dopo il dottorato conseguito ad Oxford dedicato a Roma antica e al Lazio tra 1000 e 500 a.C. ha iniziato ad insegnare alla University of St Andrews nel 1992. Nel 2006 è stato nominato Vice-Principal in quell’università con la responsabilità della formazione dottorale e dei servizi studenteschi. I suoi interessi di ricerca sono concentrati sull’evoluzione di Roma sotto l’aspetto della comunità politica e sociale e come essa sia rappresentate nelle fonti storiche e di conseguenza nel pensiero politico. È uno dei curatori della nuova edizione della Fragmentary Roman Historians. Christopher Smith è legato alla British School at Rome dal 1990, è stato Hugh Last Fellow nel 2006-2007, prima di tornare come Direttore della Scuola dal 2009.
Alfonsina Russo Tagliente
Alfonsina Russo Tagliente ha conseguito con lode la laurea in lettere classiche con indirizzo archeologico, la specializzazione e il dottorato di Ricerca in Archeologia Classica. Archeologo Direttore Coordinatore presso la Soprintendenza Archeologica della Basilicata, già Soprintendente della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Molise, dal 2012 è il nuovo Soprintendente per i Beni Archeologici dell’Etruria meridionale.
Autore di numerosissime pubblicazioni principalmente incentrate sull’archeologia dell’Italia meridionale, l’area magno greca ed il territorio lucano in particolare, in riviste scientifiche, atti di convegni, recensioni, ha anche pubblicato due monografie: Edilizia domestica in Apulia Lucania. Ellenizzazione e società nella tipologia abitativa indigena tra VIII e III sec. a.C. (1992) e Armento. Archeologia di un centro indigeno (1995).
Ha diretto numerose campagne di scavi in Italia e all’estero e curato l’allestimento dei musei archeologici nazionali di Potenza, Melfi e Policoro, oltre a numerose mostre in Italia e all’estero, curando le edizioni dei relativi cataloghi. È direttore del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia.
Loretana Salvadei
Loretana Salvadei, laureata in Biologia, lavora dal 1982 come antropologo nei ruoli del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; attualmente è antropologo direttore coordinatore presso la Sezione di Antropologia della Soprintendenza al Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”. Oltre che a problemi metodologici, la sua attività di ricerca è stata rivolta principalmente allo studio dei gruppi umani della preistoria recente e della protostoria dell’Italia. E’ autore e co-autore di numerosi lavori sul neolitico e l’età del bronzo in Italia settentrionale e sulla prima età del ferro del Lazio antico.
Paolo Portoghesi
Architetto, accademico dal 1966 Paolo Portoghesi ha diretto e dirige riviste di architettura, pubblicato centinaia di articoli e più di cinquanta volumi sulla architettura rinascimentale e barocca, sul Liberty e sulle problematiche dell’architettura contemporanea, molti dei quali tradotti in più lingue, come Roma Barocca, 1966; Borromini, architettura come linguaggio; Victor Horta, 1969; Dopo l’architettura moderna, 1980; L’angelo della storia, 1982; Postmodern: l’architettura nella società post-industriale e Architettura e natura, 1999. Ha cominciato a insegnare presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, dove si era laureato nel 1957. Dal 1967 al 1977 insegna nella facoltà di architettura del Politecnico di Milano, di cui è preside dal 1968 al 1976. Dal 1995 è professore di Progettazione presso la facoltà di architettura “Valle Giulia”. È stato il primo direttore del settore architettura della Biennale di Venezia della quale è poi stato presidente. Le principali architetture di Portoghesi sono la “casa Baldi” nel 1959, la “chiesa della Sacra Famiglia” a Salerno, i “complessi residenziali ENEL” a Tarquinia, “Borsalino” ad Alessandria e “Parco Termale” ad Abano Terme; diverse piazze (Poggioreale in Sicilia, Leon Battista Alberti a Rimini, Ascea, Castelgandolfo e Fondi; è anche l’autore del restauro della piazza del Teatro alla Scala a Milano); il salone nello stabilimento termale “Il Tettuccio” a Montecatini, l’hotel Meridien – ex Savoia – a Rimini, il teatro “Nuovo Politeama” a Catanzaro. Alla fine del 2006 è stato inaugurato il “Quartiere Latino” di Treviso, restauro di un’area dismessa trasformata in sede dell’Università di Treviso e quartiere residenziale. La sua opera architettonica più famosa è la Moschea di Roma. Nel 2000 ha vinto il concorso per la Moschea Grande di Strasburgo; contemporaneamente ha realizzato la chiesa della Madonna della Pace a Terni e vinto il concorso per una nuova chiesa a Castellaneta (TA). È membro dell’Accademia Nazionale di San Luca dal 1966 e dal 1 gennaio 2013 ne è il presidente.
Federica Pitzalis
Federica Pitzalis si è laureata (2001) e specializzata (2009) presso l’Università “La Sapienza” di Roma, dove ha conseguito anche il Dottorato di ricerca (2008) in Archeologia (curriculum Etruscologia). È stata assegnista di ricerca nel Dipartimento di Scienze dell’Antichità nel 2011. Tutt’ora collabora con la Cattedra di Etruscologia e Archeologia Italica (prof.ssa G. Bartoloni) della stessa università, per conto della quale segue diversi progetti di scavo e di studio riguardanti i siti di Veio-Piazza d’Armi e Populonia-Poggio del Telegrafo. Negli ultimi anni si è dedicata soprattutto alle ricerche di genere e all’analisi della condizione muliebre nella società etrusca. Nel 2011 ha pubblicato il volume dal titolo, incentrato sullo studio dei corredi funerari femminili dell’agro falisco, dell’Etruria meridionale e del Latium vetus.
Patrizia Peron
Patrizia Peron si è laureata in Storia dellArte nel 1994 presso il Dipartimento di Storia dell’Arte della facoltà di Lettere della Sapienza-Università di Roma. Si è quindi specializzata in Arte contemporanea presso l’Università di Siena approfondendo gli aspetti della Gestione Comunicazione dei Beni Culturali (Master presso la Scuola Superiore Normale di Pisa).
Collabora dal 1994 con il Ministero dei Beni Culturali nell’ambito di progetti di ricerca, di interventi di catalogazione e di tutela del patrimonio artistico diretti dagli uffici della Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici di Roma e la Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna. Ha collaborato inoltre con l’U.N.E.S.C.O per ricerche finalizzate ad interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio museale. Si è occupata di schedatura di archivi storici e dal 1996 è Responsabile della Biblioteca comunale di Mazzano Romano.
Alfonso Ippolito
Alfonso Ippolito ha conseguito nel 2006 il Dottorato di Ricerca in Architettura (PhD) con tesi “Interazione tra Disegno e Architettura Digitale”. Nel 2007 vince un assegno di ricerca dedicato a “Metodologie e sviluppo dei modelli digitali 3D per l’architettura”. Dal 2008 è Ricercatore ICAR 17 dell’Università “La Sapienza”.
Svolge attività didattica nel campo del rilievo e della geometria, e di ricerca nell’ambito del disegno e delle nuove Metodologie e Tecniche di Rilievo, Modellazione e Rappresentazione (scansioni ed elaborazioni laser 3D, Short Range – Long Range). Principali oggetti di indagine: Cupola di San Pietro; modello ligneo di San Pietro di Antonio da Sangallo il Giovane; tempio di Claudio e arco di Giano, a Roma; teatro e anfiteatro romani a Merida, Spagna; teatro, El Khasneh (tesoro) e tombe reali a Petra e teatro a Jarash in Giordania.
Margarita Gleba
Margarita Gleba è ricercatore associato all’Institute of Archaeology, University College London, dove sta conducendo un progetto sulla produzione e il consumo di materiale tessile a nord del Mediterraneo tra il 1000 e il 500 a.C. con un finanziamento del European Research Council Starting Grant.
Ha ottenuto il suo Bachelor of Science in Biologia e Storia dell’Arte alla Rutgers University, mentre ha conseguito il suo Master e il PhD presso il Department of Classical and Near Eastern Archaeology al Bryn Mawr College.
Le sue principali linee di ricerca sono legati all’archeologia delle fibre tessili. Ha scavato in numerosi siti in Italia, in particolare a Poggio Civitate (Murlo), Campo della Fiera (Orvieto), Poggio delle Civitelle (San Vennazo) and Cavallino (Lecce).
È autrice della monografia Textile Production in pre-Roman Italy (2008), e ha curato of Dressing the Past (2008), Votives, Places and Rituals in Etruscan Religion (2009), Communicating Identity in Italic Iron Age Communities (2011) and Textiles and Textile Production in Europe from Prehistory to AD 400 (2012).